EVERYONE HAS A STORY … mi sento allora di raccontarvi perché ho scelto di aprire la mia presentazione con la frase ‘’ La Bellezza non salverà il mondo ma lo renderà sostenibile ‘’ .
Semplicemente perché La bellezza è un elemento per costruire il futuro!
E vorrei spiegarvi il perché lo credo….. RACCONTARE È FARE INNAMORARE!
La bellezza è un’esigenza primaria dell’uomo, in tutte le civiltà gli oggetti della vita quotidiana sono sempre stati molto più che dei beni strumentali, i villaggi e le città molto più che meri accostamenti di edifici, e il paesaggio molto più che un mero spazio da usare o edificare, sono stati pensati per soddisfare la sensibilità estetica. In un mondo sempre piu’ cementificato e inquinato, e il conseguente impatto con la bruttezza è stato per molti la vera spinta all’impegno ecologico e l’dea della bellezza e di uno sviluppo sostenibile possono infondere in noi la voglia e il piacere di impegnarci per un futuro ecologico.
Lo sviluppo sostenibile presuppone una riduzione del consumo delle risorse naturali, ma questo limite rappresenta una grande opportunità.
Siamo chiamati a trovare nuove forme produttive, nuovi stili di vita.
La bellezza del senso della misura, del non fare, della moderazione, della gestione accorta delle risorse, ma anche la bellezza della varietà ecologica e culturale, della peculiarità, della ritrovata identità locale, la bellezza dell’era postindustriale e solare sono altrettante espressioni di una bellezza conciliabile con una vita sostenibile.
L’artigianato, in quanto alternativa estetica e sostenibile alla produzione di massa, può vivere oggi un vero e proprio Rinascimento. La grande opportunità sta nella creatività, nella utilità, nella progettazione ed esecuzione affidate ad una sola mano, per di più ad un alto livello estetico.
I beni materiali del futuro dovranno essere sostenibili: non più merci “usa e getta”, bensì prodotti belli, qualitativamente buoni e di lunga durata, realizzati nella consapevolezza della nostra responsabilità ambientale. Il design ecologico considera tutto il ciclo di vita di un prodotto, dalle materie prime al riuso o allo smaltimento.
In futuro, sarà l’architettura solare a ispirare il gusto estetico e a guidare la mano degli architetti. L’uso del sole può aprirci la strada verso un’architettura nuova, più in sintonia con la natura e in grado di produrre una maggiore qualità della vita nelle aree urbane, trasmettendoci una sensazione di benessere con edifici più verdi e luminosi. Le crisi ecologiche si possono superare solo progettando gli edifici in modo che il sole e altre fonti rigenerabili, tra cui la biomassa, forniscano tutta l’energia di cui necessitano. L’architettura solare è una strada da imboccare per il terzo millennio.
La riscoperta della bellezza può far rinascere le città. Finora, gli agglomerati urbani hanno invaso avidamente il territorio, rubandoci una parte della nostra identità. Ogni centro deve ridefinire il rapporto col proprio territorio: conservare, ristrutturare, restaurare e abbellire, salvaguardando le caratteristiche naturali e culturali, conciliare tra loro storia, futuro e bellezza. Riqualificazione urbana!
Capite allora perché la bellezza è realizzabile solo se legata indissolubilmente allo sviluppo sostenibile?
“La bellezza per una vita sostenibile”
a cura dell’ Accademia dei Colloqui di Dobbiaco.
Riflessioni sul benessere, sul suolo, sull’intraprendere la grande trasformazione, sull’era solare, il turismo dolce, la base morale dell’impegno sociale ed ecologico, la sharing economy, il contributo della digitalizzazione alla sostenibilità.
Admin Tuscany